Quando atomi, molecole e ioni interagiscono ci sono due possibilità: reazione o interazione, questa interazione ha come conseguenza diretta la produzione di energia, fondamentale per l'esistenza di quasi tutto ciò che ci circonda. In quest'opera, in contrappunto alla scienza, questa interazione acquisisce accordi compositivi insoliti con valori sensibili, pensando a esseri persistenti in una realtà, che costruiscono e ricostruiscono storie.
L'entalpia è una funzione termodinamica che calcola il calore coinvolto nei processi isobari, cioè nei processi mantenuti a pressione costante. È la misura dell'energia totale contenuta in un sistema, che può essere rilasciata o assorbita durante un processo. È nell'immensità del Fluminense Supply Center, situato a Irajá, nella zona nord della città di Rio de Janeiro, che prende forma questa saga. Essendo il secondo centro di approvvigionamento più grande dell'America Latina, diventa l'epicentro dove la vita rustica e l'essenza della metropoli si intrecciano in una danza vitale in modo vibrante e incessante. La parola entalpia, che deriva dal greco enthalpein, che significa “riscaldare”, appare nella mia ricerca dall’incontro con la grandezza di questo viaggio non programmato, che si è rivelato come un legame indissolubile tra produzione e consumo, calore ed energia. , come un tempio di incontri e trasformazioni, dove questo reportage fotografico segue lo svolgersi del racconto della vita nella sua pienezza, in una rappresentazione pura e schietta della realtà di questo spazio dove circolano quotidianamente circa 60mila persone, tra cui commercianti, produttori, trasportatori e clienti che lavorano nella distribuzione e nel commercio di frutta, verdura e verdura, creando questa narrazione enigmatica che risveglia la mia preoccupazione nello scarso estasi di questo viaggio, che mi sembra contemplato da pochi.